Due Regioni, quattro Province, 52 Comuni. Il nuovo Parco che culmina nei 2050 metri del Monte Miletto è uno scrigno di biodiversità, di paesaggi carsici e di storia che merita di essere tutelato e valorizzato

Câè unâottima notizia per la natura italiana. Martedì 22 aprile Gilberto Pichetto Fratin, ministro dellâAmbiente e della Sicurezza energetica, ha firmato il decreto che istituisce il Parco Nazionale del Matese. La nuova area protetta si estende su 87.898 ettari tra la Campania e il Molise, e comprende quattro Province (Benevento, Campobasso, Caserta e Isernia) e ben 52 Comuni.
Vengono inclusi il Parco Regionale del Matese (33.326 ettari), sul versante campano, e lâOasi WWF di Guardiaregia e Campochiaro (3.135 ettari) su quello molisano. Ha accelerato lâiter una decisione presa nellâottobre del 2024 dal TAR del Lazio. Lâultimo Parco nazionale istituito in Italia era stato quello di Pantelleria, nel 2016.
âLa firma di oggi, nella Giornata della Terraâ ha dichiarato Gilberto Pichetto Fratin âafferma il valore della biodiversità del nostro Paese. Il Matese è uno scrigno di natura e cultura, che entra nella lista dei Parchi nazionali, aprendosi a una visione di sviluppo nuova che vogliamo costruire con la forte condivisione di istituzioni e comunità localiâ.
âSi aggiunge lâultimo tassello alla tutela della biodiversità in Appennino, finalmente è istituito il Parco Nazionale del Mateseâ commentano Andrea De Marco e Mariateresa Imparato, rispettivamente presidenti di Legambiente Molise e Campania, e Antonio Nicoletti, responsabile aree protette di Legambiente nazionale.
âIl Parco è il giusto riconoscimento allâimpegno profuso da almeno tre generazioni di ambientalisti e amanti del territorio. Dedichiamo la nuova area protetta alla memoria di Papa Francesco, messaggero di Pace e ostinato difensore della naturaâ proseguono i tre ambientalisti. Tra i promotori del nuovo Parco sono stati anche il WWF, Italia Nostra, il CAI e Alfonso Pecoraro Scanio, per due volte Ministro dellâAmbiente.
Alla scoperta di un territorio straordinario
La giogaia calcarea del Matese, orientata da ovest a est, segna lâincontro tra lâAppennino centrale e quello meridionale. Roccioso e selvaggio sul crinale e sul versante campano, il massiccio è più dolce e ricco di foreste nel versante molisano. Caratteristica è anche la grande terrazza carsica che ospita il Lago del Matese, oltre i mille metri di quota, sul versante che guarda Caserta. La catena culmina nelle vette del Colle Tamburo (1980 metri), del Monte Miletto (2050 metri) e della Gallinola (1927m), nel settore centrale del gruppo. Più a oriente la cresta del Monte Mutria (1823 metri) si affaccia verso il Sannio. Caratterizzano il Matese grotte come il difficile Pozzo della Neve (1050 metri) e le forre calcaree di Caccaviola, di Lavelle, della Valle dellâInferno e del Quirino. Pesantemente deturpato dallâuomo in qualche zona (tra tutti spiccano gli impianti sciistici e la zona residenziale di Campitello Matese), il nuovo Parco conserva ampi settori selvaggi, dove nidificano lâaquila e molti altri rapaci, e sâincontrano le tracce del gatto selvatico e del lupo.Unâoccasione di crescita
Eâ stata Legambiente, con la campagna #bastafakenews, a informare i cittadini che il Parco nazionale non ingesserà il territorio in un sistema di regole troppo rigide, e anzi aiuterà lo sviluppo economico. In particolare, spiega un documento, âlâEnte parco può sostenere le produzioni zootecniche e le attività pastorali tradizionali del Matese autorizzando le aziende e gli allevatori allâuso del marchio di qualità â. âNei Parchi nazionali italiani vivono quasi 3 milioni di persone in 498 comuni per la gran parte piccoli o piccolissimi, e nessun Comune ha mai formalizzato la richiesta di uscire da un Parco nazionale, anzi sono aumentate le richieste di allargare i confini di alcuni Parchi nazionali come in Val Grande e Maiellaâ continua il documento di Legambiente.

06/05/2025
Stefano Ardito
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