Il Molise non è una regione meta del turismo internazionale ed anche moltissimi italiani ignorano le sue ricchezze naturali, paleontologiche, archeologiche, storiche ed artistiche. Una regione che vale la pena visitare con calma ed attenzione perché riserva molte piacevoli sorprese.

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Ad Isernia molto interessante è il Museo Nazionale del Paleolitico “La Pineta”. Nel 1978 durante la costruzione della superstrada Napoli-Vasto, fu scoperto un antichissimo accampamento risalente a 700.000-600.000 anni fa che sorgeva accanto al paleoalveo del fiume Carpino. La scoperta ha permesso di ampliare le conoscenze scientifiche sulle attività di esseri umani che si collocano in uno stadio fra H.antecessor e H.heidelbergensis. blog molisetour.it L’unico resto umano che si è trovato è il dentino di un bambino di circa 5 anni, ma gli abbondanti manufatti litici e i resti di animali cacciati fra cui si possono distinguere bisonti, elefanti, rinoceronti megaceri, ippopotami, orsi, ne fanno uno dei siti più importanti del primo popolamento del nostro continente. Gli abitanti del sito cacciavano e macellavano gli animali con strumenti litici provenienti dal territorio di cui avevano una buona padronanza. Le strutture che si possono visitare comprendono il padiglione degli scavi che sono tuttora in corso su un’estesa superficie e l’annesso museo che descrive l’attività di scavo e l’ambiente in cui vivevano i lontani abitatori del sito. Una riproduzione di un Elephas antiquus, di capanne e ripari e numerosi supporti multimediali consentono un approccio didattico e divulgativo agli studi archeologici in corso. blog molisetour.it Elephas antiquus (ricostruzione) A circa venti chilometri da Isernia l’interessante cittadina di Venafro ospita il Parco Regionale dell’ Olivo di Venafro un Sito di Interesse Comunitario che consente comode passeggiate tra gli splendidi oliveti che si estendono sulle pendici dei monti Corno e Santa Croce, primi contrafforti delle Mainarde. segue … foto e articolo preso online


05/01/2020

Alessandra Gaddini

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